Detrazione 50% e 65%: ristrutturazioni, riqualificazione energetica degli edifici e arredo.

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Una boccata d’aria per il settore dell’edilizia e delle costruzioni. Il bonus fiscale che sarebbe dovuto scadere il 30 giugno 2013 è, infatti, stato prorogato al 31 dicembre con l’approvazione del decreto legge 63/2013 che recepisce la direttiva europea sugli “edifici a energia quasi zero”.
La misura, nata a giugno 2012 con il Decreto Sviluppo, prevede la detrazione fiscale Irpef del 50% per gli interventi sul patrimonio edilizio, ordinari, straordinari o di ristrutturazione, e del 65% per quelli volti al miglioramento dell’efficienza energetica.

Tali interventi sono definiti all’art. 3, comma d) del Dpr n. 380 del 6 giugno 2001 (Testo Unico Edilizia) come gli “interventi rivolti a trasformare gli organismi edilizi mediante un insieme sistematico di opere che possono portare ad un organismo edilizio in tutto o in parte diverso dal precedente. Tali interventi comprendono il ripristino o la sostituzione di alcuni elementi costitutivi dell’edificio, l’eliminazione, la modifica e l’inserimento di nuovi elementi ed impianti. Nell’ambito degli interventi di ristrutturazione edilizia sono ricompresi anche quelli consistenti nella demolizione e ricostruzione con la stessa volumetria e sagoma di quello preesistente, fatte salve le sole innovazioni necessarie per l’adeguamento alla normativa antisismica”.

Tra gli interventi agevolabili: rifacimento tetto, sostituzione di infissi e porte interne, ristrutturazioni facciate e bagno, sostituzione di caldaie e condizionatori, acquisto e installazione di un impianto fotovoltaico, smaltimento Eternit o rimozione amianto, isolamento termico, sostituzione o riparazione di impianti elettrici, installazione di impianti di allarme e videosorveglianza.

La detrazione del 65% interessa, invece, le ristrutturazioni in caso di interventi volti al risparmio energetico: installazione di pannelli solari per la produzione di acqua calda, sostituzione di inpianti di climatizzazione invernale con caldaie a condensazione, riqualificazione energetica di edifici esistenti, interventi su involucri di edifici.

2366482240_a54cb12809_zIn rete è facile reperire la classificazione dei lavori di ristrutturazione e tutte le informazioni necessarie per ottenere le detrazioni fiscali: gli adempimenti, i documenti da conservare, i pagamenti.

Prima di procedere con un lavoro da inserire in detrazione – il discorso vale sia per il 50% che per il 65% – è consigliabile, oltre all’acquisizione di un preventivo dell’impresa edile che deve svolgere l’intervento, anche verificare se il proprio reddito è in grado di accogliere la detrazione. Nel farlo è opportuno inserire nel calcolo anche altre tipologie di detrazioni come quelle previste per il lavoro dipendente, le spese sanitarie, gli interessi del mutuo, le tasse universitarie e le erogazioni Onlus. Difatti se l’importo detraibile con il Bonus fiscale supera il totale dell’imposta IRPEF dovuta al Fisco la detrazione non può essere recuperata e di fatto viene annullata.

Foto credits in ordine di apparizione: Luciana (copertina), Matteo Piotto.

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